Ugo Nespolo trascorre la sua infanzia nel biellese prima di trasferirsi a Torino dove il padre Libero lasciata la piccola industria di materie plastiche attiva un commercio di strumenti di misura ed articoli tecnici. A Torino frequenta il Liceo, poi l’Accademia Albertina di Belle Arti dove si diploma in Pittura con Enrico Paulucci e all’Università degli Studi di Torino alla Facoltà di Lettere e Filosofia si laurea con una tesi in Semiologia.
Gli esordi di Nespolo nel panorama artistico italiano risalgono agli anni Sessanta, quelli in cui esplodono le tendenze pop seguite dalle ricerche concettuali e poveriste.
Le sue prime mostre personali si tengono alla Galleria Il Punto a Torino. La sua ricerca mai legata in maniera assoluta ad un codice espressivo si caratterizza per la ricerca di contenuti ironici ed eclettici che, sempre, segneranno il suo lavoro. Nespolo in questi anni esplora molte possibilità espressive rivisitando le istanze delle Avanguardie Storiche, il Futurismo, il Dadaismo e osservando la crescente influenza della Pop Art in arrivo dall’America.
Negli anni d’esordio si lega a figure della cultura italiana e torinese, in particolare col filosofo Gianni Vattimo ed Edoardo Sanguineti, capofila del Gruppo ‘63 e della neoavanguardia, scriverà testi e poesie per le prime mostre personali di Nespolo nel 1966.
Nei tardi anni Sessanta fa parte della Galleria di Arturo Schwarz, Milano, con la quale poco dopo esporrà a New York, Chicago ed in Belgio. In quegli anni la Galleria conta tra i suoi artisti Duchamp, Picabia, Schwitters, Arman, Baj. La sua prima mostra milanese (5 marzo 1968) Macchine e Oggetti Condizionali è presentata da Pierre Restany. Il clima e l’innovazione di questa mostra verranno colti da Germano Celant che conierà poi il movimento dell’Arte Povera, alle cui mostre iniziali Nespolo partecipa; come ad esempio a 10 per un Percorso, Galleria Arco d’Alibert, Roma; Con-temp-l’azione, Galleria Gian Enzo Sperone, Galleria Il Punto, Galleria Christian Stein, Torino; Deposito d’Arte Presente, Torino.
Nel 1967 con Ben Vautier realizza a Torino il primo Concerto Fluxus Italiano dal titolo Les Mots et Les Choses. Inizia a viaggiare intensamente negli Stati Uniti dove entrerà in contatto con le realtà Newdada, Fluxus e con il New American Cinema. Gli incontri di Nespolo con alcuni autori e fondatori del gruppo come Jonas Mekas, P. Adams Sitney, Gregory Markopoulos, Yōko Ono, Andy Warhol, Regina Cornwell daranno il via ad una sua ricerca filmica molto personale. Diventa quindi uno tra gli iniziatori di quel fenomeno espressivo e di ricerca che verrà anche definito Cinema degli Artisti. I suoi film popolati di artisti–interpreti come Lucio Fontana, Enrico Baj, Michelangelo Pistoletto, Alighiero Boetti, Allen Ginsberg, Edoardo Sanguineti, verranno proiettati in molti musei internazionali tra cui Centre Pompidou, Parigi; Tate Modern, Londra; Reina Sofia, Madrid; Philadelphia Museum of Art, Filmoteka Polska, Varsavia; Museo Nazionale del Cinema, Torino; Fondazione Prada, Milano; Biennale di Venezia.
Anno di Nascita1941ProvenienzaMossoTecnicaPittura su tela